Pala di S. Lorenzo Giustiniani di Bartolomeo Letterini alla Basilica dei SS. Maria e Donato: Duomo di Murano
L’isola di Murano è nominata ufficialmente per la prima volta nel trattato di pace tra l’imperatore Lotario e il duca di Venezia Pietro Tradonico, stilato in Pavia il 23 febbraio dell’840. Essa dipendeva dal duca di Rivoalto assieme a molti altri insediamenti sorti sulle isole lagunari per opera dei veneti, che trovarono in esse rifugio dai barbari invasori.
Il 7 agosto 1125 fu portato da Cefalonia per essere deposto nella Basilica, il corpo di San Donato vescovo di Evria, vissuto nel secolo IV.
La Basilica venne riedificata nel secolo XIX per sanare gli esiti di azzardati lavori compiuti anteriormente al 1700 che avevamo addirittura destabilizzato le mura perimetrali.
L’interno della Basilica è suddiviso in tre navate da due colonnati con capitelli corinzi ornati da foglie d’acanto.
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Sulla parete del transetto si trova una grande pala che rappresenta S. Lorenzo Giustiniani a cui appare Gesù Bambino mentre celebra la messa nella notte di Natale, opera di Bartolomeo Letterini eseguita nel 1700.
“Raffigura un miracolo avvenuto durante la vita di Lorenzo Giustiniani, primo Patriarca di Venezia. Durante la S. Messa della Notte di Natale, mentre Lorenzo stava pronunziando le Parole della Consacrazione Eucaristica “la particola che teneva fra le mani” si trasformò nel Bambino Gesù appena nato e si mise a piangere fra le braccia del Patriarca. Questo fatto miracoloso e quasi unico (solo S.Francesco D’Assisi ebbe questo dono dal cielo) è stato meravigliosamente riprodotto nella Pala D’Altare che si trova nel transetto sulla parete di sinistra della nostra Basilica, dove fino al 1973 si trovava l’altare barocco dedicato al S.Patriarca. Indubbiamente fu commissionato al Letterini dal Vescovo di Torcello Marco Giustinian che alla fine del 1600 trasferì la sua Sede Episcopale da Torcello nella nostra Basilica Madre di Murano. Gli esperti e coloro che amano l’arte e la pittura dicono che è una delle opere “minori” del pittore settecentesco, ma ugualmente di pregio e di fattura. S. salvò, come altre tesori “quasi per miracolo” dalle soppressioni Napoleoniche e faceva parte di un ciclo di opere pittoriche del Letterini che si trovavano nella Basilica” (Tratto da “Communio » di Gianluigi Bertola
http://www.sandonatomurano.it/?author=15).
S. Lorenzo Giustinian è stato il primo patriarca di Venezia ed avo del vescovo Marco Giustinian.
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