L’evento Correspondances des Sens, tradotti da Vito Riviello è dedicato ad Eugenio Montale
Pubblicato su art a part of cult(ure) il 4 ottobre 2008
Nel lontano 1968, Eugenio Montale, accolse con squisita gentilezza e cortesia, nella sua abitazione di Via Bigli a Milano, due ragazzine di 12 anni, educande del Collegio “Paola di Rosa” di Desio.
Gina, la sua governante, aprì la porta con discrezione e dopo aver chiamato il sommo poeta, ritornò al suo lavoro.
Montale, comodamente seduto con le due giovani adolescenti sulle poltrone del salotto, lesse attentamente i manoscritti originali delle poesie composte da una di queste adolescenti. Chiese chi fosse l’autrice ed informazioni sui tipi di studio da lei fino allora intrapresi. Pur avendo intuito che le poesie erano ispirate a testi poetici di altri autori, chiese alla giovane se desiderava pubblicarle. La risposta fu forse inaspettata: “siamo venute solo per avere un suo parere”. Prima di accomiatare le due ragazze, incoraggiò l’autrice a continuare il percorso poetico-letterario.
Gina, alla fine del colloquio, misteriosamente e con discrezione, ricomparve per accompagnare le giovanissime all’uscita.
E chi sarà stata l’autrice? Naturalmente la sottoscritta! In quel momento provai un’immensa felicità e, nello stesso tempo per il positivo giudizio appena ricevuto, mi sentii caricata da una fortissima responsabilità. Da allora, grazie all’apprezzamento di Eugenio Montale, trovai il coraggio di impegnarmi non solo nell’esercizio letterario, ma soprattutto in campi creativi contigui, come l’arte visiva.
Quindi la contaminazione di espressioni artistiche diverse, l’interazione, nel nostro caso, fra poesia e fotografia proposta nei tre incontri “Correspondances des sens”, Fotofonemi con Vito Riviello e Giuliana Laportella, del 4, del 10 e 11 ottobre 2008 alla Galleria studio.ra, oltre ad offrire al pubblico che interverrà agli eventi un’esperienza unica ed irripetibile, permette, nel caso specifico, anche il superamento di particolari situazioni psicologiche “infantili” vissute in un momento di intensa felicità. E’ sicuramente un atto dovuto ad un caro amico-poeta che, nei lontanissimi ‘anni di piombo’ del sessantotto, mi illuminò sulla funzione unitaria e concentrica dell’arte.
Raffaella Losapio
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Eugenio Montale – senatore a vita della Repubblica Italiana (nominato nel 1967) e Premio Nobel per la letterature nel 1975 con la motivazione “Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”.
Vito Riviello (Potenza, 1933 – Roma, 18 giugno 2009) è stato un poeta italiano residente a Roma. Riviello si contrappone alla “monumentalità” della cultura ufficiale …
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